Un’isola in città

tratto da: Yoga Journal
Rivista di yoga – Aprile 2010
intervista di Emina Cevro Vukovic

Un luogo, a Padova, dove praticare in armonia con la vita.

Siamo nel cuore antico e silenzioso di Padova, fuori dalle ampie finestre di Ynsula, il centro yoga di Tiziana Fantuz, si stagliano le cupole orientaleggianti della basilica di Sant’Antonio, un’antica torre di avvistamento dove un tempo planavano i piccioni del servizio postale, alberi e antiche case rosate. Al tramonto i raggi del sole entrano nella vasta sala, regalando un’atmosfera incantata. «Lo yoga mi ha dato impegno, fede, fiducia: la consapevolezza che quello che desideri si avvera davvero», afferma con un sorriso sulle labbra Tiziana, grandi occhi azzurri luminosi, insegnante yoga da 20 anni, praticante da 30.

UN SOGNO SI REALIZZA
«Il pensiero crea – dice l’insegnante -. Così dopo aver per molto tempo cercato è arrivata Ynsula, il centro a cui ho dato vita e dove spero che le persone possano incontrare ciò che io ho trovato nello yoga: forza, pace, armonia». Tiziana aveva cercato a lungo una nuova sede per la sua scuola (che si chiamava “La Via dell’Armonia”). Finché un giorno trova un bellissimo spazio, l’avverarsi di un sogno, e lei raduna tutto il suo coraggio per impegnarsi a ristrutturarlo con meticolosa cura: ha disegnato gli arredi, ha scelto l’insolito settecentesco verde ramato dell’alto soffitto con antiche travi perché, dice: «Lo yoga è anche bellezza, creatività, luce».
Il magnifico luogo le ispira anche il nome Ynsula, che come un’isola accoglie “chi desidera sperimentare uno Yoga Nuovo nell’espressione e nell’interpretazione, nel rispetto della tradizione” . Oltre ad evocare la parola isola è anche un acronimo, ad indicare un cammino che, rifacendosi agli insegnamenti di Patanjali, rinnova a distanza di migliaia di anni, attraverso la Simbologia delle posture del corpo, quella scintilla che conduce all’ascolto del respiro, alla sospensione dei pensieri, per scoprire l’isola all’interno del proprio cuore, luogo di Unione-Libertà-Amore.
Per molti, nel caos della città, Ynsula sta diventando un approdo rigenerante, dove fare tesoro di semplici ma efficaci tecniche psico-fisiche per riprendere il viaggio più sereni e forti.

TIZIANA FANTUZ
Laureata in psicologia nel ‘79, ha cominciato a praticare negli anni ’80, si è diplomata come insegnante con la F.I.Y. (Federazione Italiana Yoga), numerosi i corsi di specializzazione ed approfondimento frequentati all’estero, soprattutto in India ed America. Non ha mai esercitato la professione di psicologa, anche se ha integrato le conoscenze apprese nel suo proporre lo yoga. «Ho sempre sentito l’anelito per una dimensione più vasta – spiega – collegata al sacro, che ho trovato nello yoga. Ogni insegnante e maestro che ho incontrato (André van Lysebeth, Patrick Tomatis Swami Veda Bharati, Swami Niranjananda, dott. Bhole, P. Rajagopalachari) mi ha dato uno spunto diverso, ma in tutti ho trovato il dono dello yoga: il cammino verso la luce interiore. La vera maestra è la vita e i maestri sono coloro che ti insegnano a usare questo passaggio sulla terra, sempre misterioso, per raggiungere questo scopo».

UNO STILE DI VITA
“Lo yoga non è solo stare sopra il tappetino, ma è diventare quella sensazione, quell’esperienza, quello stato di centratura, per arricchire e trasformare la propria vita”. Da qui il suo impegno nelle scuole iniziato 10 anni fa, dopo il diploma specialistico conseguito con la R.Y.E. (Ricerca sullo Yoga nell’Educazione). Un lavoro di formazione per gli insegnanti delle scuole elementari e medie e “sul campo” con gli alunni e i genitori. I tanti progetti realizzati le hanno valso il riconoscimento dell’Unicef e del sindaco di Padova. «Lavoravo in classe, non in palestra, perché lo yoga non venisse confuso con la ginnastica. Respiro, piccole concentrazioni, movimenti, rilassamenti con uno scopo chiaro: far stare bene i bambini a scuola. È stato, e continua ad essere un periodo ricco di soddisfazioni».
Dal 1999 ha condotto laboratori per il Master in Operatore Yoga per la Scuola , organizzato dall’istituto Yoga Educational, con il patrocinio della Facoltà di Scienze della Formazione di Bologna.

DIVENTARE PROTAGONISTI
Ora la entusiasma lavorare con le aziende. «Gli imprenditori più attenti, che hanno scelto la via dell’innovazione, hanno colto in questa crisi una opportunità di trasformazione. Nello yoga trovano un contributo concreto per migliorare l’efficacia, stimolare la creatività, l’attenzione, l’ascolto. Preparo progetti mirati alle esigenze delle singole aziende. La mia missione è portare l’antica disciplina indiana dove serve di più. Trent’anni fa, quando ho cominciato, a Padova lo yoga era una stranezza di poche persone. Adesso se ne parla molto, ma l’aspetto spirituale viene messo in secondo piano. L’immagine collettiva dello yoga è quella di una donna bella e giovane che esegue difficili posizioni in riva al mare. Lo yoga va portato nella vita di tutti i giorni. Quello che cerco di trasmettere agli allievi è il gusto della ricerca, della consapevolezza per esplorare questo grande dono della vita che ci viene fatto, per nutrire fiducia e fede, in modo da non subire la vita, ma diventarne protagonisti e saper interagire con le difficoltà trasformandole in opportunità per crescere. Ogni anno, con i miei allievi, esploro un aspetto diverso dello yoga (l’energia, i chakra, i testi, con la pratica e piccole parti riflessive/ teoriche) sia all’interno dei corsi che organizzando seminari intensivi in monasteri, luoghi e isole incantevoli. Lo yoga non è una religione, non è neanche una fisioterapia e non è neppure una bacchetta magica che può risolvere tutti i problemi, però possiamo realmente fare i miracoli nella nostra vita, se davvero ci applichiamo, se davvero pratichiamo».